CAUSATIVI - I)

Causativi-O e Causativi-NI

Il morfema causativo -SASE viene aggiunto come suffusso alla radice verbale per formare un VERBO CAUSATIVO.

Causativi-O --> Il soggetto originale è marcato con la particella di caso Accusativo を。

Causativi-NI --> Il soggetto originale è marcato con la particella di caso Dativo に。

Il soggetto forza un altro attante a fare l’azione del verbo.

I Causativi-O e i Causativi-NI hanno significati leggermente differenti:

[Causativi-O]
Implicano che ciò che causa non conosca l’intenzione dell’altro elemento. La provocazione ha una interpretazione di obbligo.

[Causativi-NI]
Ciò che causa di solito si appiglia all’intenzione dell’altro elemento di portere a termine un’azione e quindi l’altro elemento si comporta come se avesse la volontà di compiere l’azione denotata dal verbo.

Es.
1) Tarō-ga hana-o migoto-ni saka-seta. (Tarō made the flowers bloom beautifully) --> *Tarō-ga hana-ni migoto-ni saka-seta. (Tarō had the flowers bloom beautifully)

2) Tarō-ga Hanako-o kizetu-saseta. (Tarō made Hanako faint) --> *Tarō-ga Hanako-ni kizetu-saseta. (Tarō had Hanako faint)

IL DOUBLE-O CONSTRAINT

Il contrasto inerente al significato tra Causativi-O e Causativi-NI che abbiamo appena osservato, comunque, può essere fatto solo con verbi intransitivi.

Verbi Transitivi -->Possono formare un Causativo-NI, ma Causativi-O risultano sempre in frasi non grammaticali.

Es.
Tarō-ga hon-o yonda --> Hahaoya-ga Tarō-ni hon-o yom-aseta --> *Hahaoya-ga Tarō-o hon-o yom-aseta.

Il Causativo-O con un verbo Transitivo non può sussistere per via di quello che viene definito Double-O Constraint.

DOUBLE-O CONSTRAINT --> Evita che una frase contenga 2 SN che siano marcati entrambi con la Particella di Caso -O. Ciò significa che quando un verbo sottocategorizza un SN marcato con la particella di caso Accusativo, un Causativo-O con quel verbo risulta in una frase non grammaticale.

Questa coercizione, comunque, non è esclusiva per la formazione di frasi Causative. Trova piuttosto applicazione in altri contesti:

1) FRASI CON NOMI VERBALI
Tali nomi possono apparire con il verbo する。Quando suru è separato dal nome verbale può apparire la particella di caso accusativo を。

Es.
sensei-ga kenkyū-suru --> sensei-ga gengogaku-o kenkyūsuru

sensei-ga kenkyū-o suru --> *sensei-ga gengogaku-o kenkyū-o suru

2) I CAUSATIVI-O CON VERBI CHE NECESSITANO DI UNA –O (che non è nescessariamente l’oggetto diretto) NON SONO GRAMMATICALI.

Es.
*sensei-ga Tarō-o kōen-o arukaseta --> sensei-ga Tarō-ni kōen-o arukaseta (The teacher made/let Tarō walk throughout the park => interpretazione ambigua).

Comunque, Kuroda (1978) osserva che una differenza esiste per le cosiddette FRASI PSEUDO-CLEFT. Consideriamo le seguenti:

VERBI DI ATTRAVERSAMENTO = sensei-ga Tarō-o arukaseta-no-wa kōen-da --> Nonostante il precedente esempio non fosse grammaticale per via del Double-O Constraint, la versione Pseudo-Cleft della stessa frase è corretta.

CASO ACCUSATIVO = * sensei-ga Tarō-o yomaseta-no-wa hon-da --> Anche la versione Pseudo-Cleft della frase nella quale la o marca il caso Accusativo, non è grammaticale.

Dunque le 2 particelle hanno comportamenti diversi: gli SN marcati con –o che sono gli oggetti dei verbi di attraversamento servono come avverbiali, contrariamente a quegli SN per i quali i verbi sottocategorizzano.

Il Double-O Constraint può essere applicato solo all’interno di una singola frase. Dunque, anche se una frase contiene più di un SN che è marcato con –o, la frase dovrebbe essere accettabile se gli SN appartengono a frasi diverse.
Es.

[Tarō-ga [Hanako-o nagutta] otoko-o semeta]

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